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Cum Grano Salis

Riflessioni di una Contabile su temi Economici e Finanziari di MONICA VITALI

SE COMPRI IL PAVIMENTO TI REGALO LA CASA

SE COMPRI IL PAVIMENTO TI REGALO LA CASA
Come sarà la casa del futuro? In omaggio con pavimenti e rivestimenti?

 

Come sarà la casa del futuro? Certamente il concetto di casa, di mattone, di focolare domestico al quale è ancorato l’italico cuore subirà non poche modifiche negli anni a venire.
 
Innanzitutto c’è una questione legata alla casa come bene rifugio da tramandare alla propria prole, perché con le modifiche che sta attraversando la società attuale bisognerà cominciare a ripensare al binomio casa=investimento.
 
I soldi in circolo scarseggiano, o per lo meno sono sempre più attratti nelle orbite di pochi eletti mentre per tutti per gli altri rimangono solo le briciole. La classe media si sta estinguendo come i dinosauri e con questa nuova struttura sociale tenderà ad aumentare la forbice fra gli immobili di lusso, con finiture di pregio, in località di grido da una parte e il tetto da mettere sulla testa dall’altra.
 
Anche se i prezzi delle abitazioni sono diminuiti rispetto agli “anni d’oro” acquistare una casa è ancora molto impegnativo economicamente, perché ti devi “sposare” con una Banca al momento della stipula del mutuo (ammesso che te lo diano) e in seguito devi sostenere tutta una serie di costi non da poco legati alle nuove normative sulla sicurezza degli immobili (specie quelle condominiali) e alle altalenanti vicissitudini della tassazione.
 
Non stupisce quindi che uno degli elementi ai quale si sta facendo sempre più caso al momento dell’acquisto sono i costi di esercizio, ordinari e straordinari, che una volta nella mente dell’investitore avevano un ruolo marginale rispetto all’alto investimento iniziale, mentre ora sono diventati parte integrante del processo di acquisto e hanno un’incidenza molto alta nella valutazione del bene.
 
Sul fronte dei ricavi invece la sharing economy e la tendenza allo spossessamento uniti alla crisi economica potrebbero indurre sempre più persone a guardare con maggiore distacco alla propria dimora decidendo di metterla a reddito, per esempio affidandosi al web per affittarla quando si è in vacanza o mettendo una camera a disposizione di qualche studente per arrotondare le entrate.
 
Quindi, ricapitolando: sempre meno soldi da spendere nel mattone (che oltretutto rischia di sgretolarsi alla prima scossa di terremoto che al Giappone farebbe il solletico), e sempre più attenzione ai costi e ai ricavi di esercizio.
 
Ma se “fuori” il concetto di abitazione vacilla, “dentro” invece si sta aprendo un mondo da esplorare.
 
La casa del futuro sarà sempre più autosufficiente dal punto di vista energetico e sempre più tecnologica, con elettrodomestici intelligenti in grado di dialogare con la rete elettrica e di attivarsi nel momento di maggiore risparmio. L’utente finale sarà molto attivo e attento alla gestione dei costi e sarà disposto anche a fare un investimento iniziale alto per avere un risparmio economico futuro. Energia e ambiante non saranno più separati in casa. Comfort, sicurezza e risparmio saranno i nuovi must. E gli impianti la faranno da padrone rispetto ai muri.
 
Questo sul fronte del lato cosiddetto “tecnico”, ma anche dal lato “estetico” le novità non saranno poche. Bagni che assomiglieranno sempre più a Spa, cucine degne di Masterchef, living room trasformati in Multisala grazie a televisori sempre più grandi e tecnologici. Il ventaglio di possibilità che è già molto ampio è destinato ad aumentare ulteriormente.
 
E con la spinta alla personalizzazione si accentueranno ancora di più le “correnti” legate alla voglia di spendere all’interno della propria abitazione. Ci sarà il maniaco dell’allestimento, che passerà le nottate e il tempo libero su internet a cercare il nuovo colore dei tubi a vista e si affiderà a professionisti affidabili e specializzati per l’installazione, ci sarà il maniaco del fai da te che si comprerà gli attrezzi, dipingerà pallet dismessi, si monterà da sé i rubinetti e si creerà con orgoglio il proprio nido con quanta più autonomia possibile, e ci sarà quello che i due soldi in più che ha messo da parte vorrà spenderli alle Maldive.
 
Ma di mano in mano che l’attenzione (e la possibilità di business) si sposteranno verso i prodotti e i servizi legati all’interno dei muri, si dovranno trovare case sempre più economiche e sicure abbandonando l’idea che il mattone valga più dell’oro. E magari in un futuro non troppo lontano se compreremo un bel rivestimento ci regaleranno una di quelle case stampate in 3D che fanno già in Cina. Che forse cambieremo quando ci saremo stancati.

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