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Riflessioni di una Contabile su temi Economici e Finanziari di MONICA VITALI

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE POTREBBE PAGARTI LA PENSIONE TRAMITE IL TUO GEMELLO DIGITALE

PENSIONE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE - gemello digitale

Immagina di andare in pensione e finalmente poterti godere il tempo libero… ma nel frattempo c’è qualcuno che continua a lavorare per te. E continuerà a produrre valore anche quando tu sarai già in pensione.

Non è un collega. Non è un sostituto. E’ il tuo gemello digitale.

Un’intelligenza artificiale che avrà imparato tutto da te: il tuo modo di ragionare, le competenze accumulate in anni di carriera, perfino le tue relazioni professionali.

L’INPS ha cominciato a parlarne: quando il lavoratore “in carne e ossa” va in pensione, il suo clone digitale potrebbe continuare a operare e generare contributi utili al sostegno del sistema previdenziale.

 

CHE COS’E’ IL “GEMELLO DIGITALE”?

Secondo l’INPS, il gemello digitale è una metafora mutuata dall’industria e dalla tecnologia: un’IA addestrata con i tuoi dati, il tuo stile, le tue decisioni. Mentre lavori, il sistema raccoglie dati sulle tue abitudini: come risolvi problemi, come comunichi, quali scelte fai. Il risultato è un modello digitale, un “clone virtuale” che simula il tuo modo di operare.

 Il 4 luglio 2025, Valeria Vittimberga, la direttrice generale dell’INPS, ha dichiarato su Rai1:

“Non sarà più solo il lavoratore a congedarsi dall’ufficio: insieme a lui lo farà anche il suo gemello digitale. Un’intelligenza artificiale personale capace di continuare a generare valore anche dopo l’uscita formale dall’azienda.”

 

COSA SUCCEDERA’ QUANDO ANDRAI IN PENSIONE?

Il tuo gemello digitale potrebbe:

  • continuare a operare in azienda al tuo posto, prendendo decisioni secondo i tuoi algoritmi;
  • generare valore economico (gestione clienti, progetti o flussi ripetitivi ma ad alto impatto);
  • versare parte di questo valore al sistema previdenziale, perché sei tu che l’hai “allenato”.

Se fino ad oggi prima di andare in pensione dovevi addestrare i tuoi colleghi per trasmettergli le competenze accumulate in anni di lavoro, un domani queste competenze potrebbero continuare a lavorare per te.

 

I GEMELLI ARTIFICIALI E la ROBOT TAXPENSIONE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE - gemello digitale

In pratica se le macchine – o i gemelli digitali – prenderanno il posto di parte del lavoro umano, il sistema pensionistico rischierà di perdere contributi preziosi. 

Per compensare questo calo, si discute di introdurre una robot tax: un tributo a carico delle aziende che utilizzano robot o intelligenza artificiale al posto delle persone, con obiettivi chiari:

  • recuperare risorse per la spesa previdenziale;
  • finanziare formazione e ricollocamento di chi perde il lavoro;
  • sostenere (eventualmente) un reddito minimo universale.

Un modo per adattare il welfare a un mondo in continua trasformazione.

 

PERCHE’ L’INPS HA INIZIATO A PARLARNE?

Perché il sistema pensionistico attuale si fonda sui contributi dei lavoratori attivi. Ma se in futuro le IA svolgeranno gran parte del lavoro, chi sosterrà il sistema? L’idea è che i gemelli digitali continuino a produrre contributi anche quando i lavoratori reali saranno a riposo è una visione che cambia tutto:

  • il lavoro umano diventa addestramento per un algoritmo;
  • la pensione non interromperà il flusso economico che in qualche modo continuerai a generare;
  • lo Stato potrà far contribuire le IA per tutelare il welfare.

Resta però un interrogativo: se questa misura venisse applicata solo in Italia, le nostre imprese rischierebbero di perdere competitività rispetto ai concorrenti esteri?

 

DI CHI SARA’ IL GEMELLO DIGITALE?

Attualmente tutto ciò che produci in azienda — documenti, brevetti, software — è proprietà dell’azienda, salvo accordi diversi.

Con un gemello digitale entrerà in gioco un’area grigia: il tuo gemello digitale conterrà la tua conoscenza ed esperienza personale, sarà addestrato con il tuo stile, ma verrà sviluppato e registrato con risorse aziendali.

 Di chi sarà la proprietà?

 Possiamo ipotizzare due scenari:

1) Proprietà mista: tu resti titolare del modello personale e l’azienda manterrà la parte tecnica (software, hardware). Questo sistema necessiterà di contratti ben strutturati su diritti e obblighi.

2) Licenza d’uso: tu possiederai il tuo gemello digitale e l’azienda pagherà una licenza per usarlo, come un brevetto. Questo potrebbe far nascere un mercato dei gemelli digitali dove potresti “affittare” il tuo modello a più aziende.

Quindi oltre alla pensione, il gemello digitale potrebbe aprire nuove strade di guadagno. Ad esempio, potresti affittare il tuo algoritmo a più aziende, ricevendo royalty ogni anno in cui viene utilizzato.

L’Europa e Italia hanno iniziato a discuterne per evitare che le aziende si approprino automaticamente di questi asset senza corrispondere nulla ai lavoratori e alle casse dello Stato.

In ogni caso si tratta di un’idea rivoluzionaria che ridefinirà lavoro e pensione: nel futuro, potremmo incassare un reddito da un’IA che continua a operare al nostro posto. Ma… siamo davvero pronti?

 

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