Se c’è una cosa difficile da fare è riuscire a modulare le proprie spese in base alle entrate, soprattutto quando intervengono delle modifiche.
L’equilibrio di per sé non è semplice da trovare, perché pochi hanno l’abilità innata di raggiungere il bilanciamento fra entrate e uscite. Ma quando cambiano le condizioni economiche diventa veramente complicato perché con la nostra mente spesso rimaniamo attaccati a quello che eravamo e a quello che avevamo.
Apparentemente è più difficile abbassare il proprio tenore di vita quando le entrate diminuiscono, e normalmente ci si concentra su questo aspetto quando si pensa ad una modifica nel proprio reddito. Ma io trovo che sia ancora più complicato adattarsi alla situazione opposta, ovvero spendere di più quando aumentano le entrate.
INSEGNARE A SPENDERE AI PROPRI GENITORI
Una situazione che riscontro spesso è quella di genitori che accumulano un patrimonio per i propri figli e che non si godono la vita. Spesso hanno vissuto il periodo della guerra e delle ristrettezze economiche e hanno imparato ad accantonare i risparmi per il proprio futuro. Ma ad un certo punto l’accumulo diventa l’unica ragione di vita e magari trascurano la salute o non si godono le piccole gioie di un’uscita al ristorante, di un abito nuovo o di una vacanza perché gli costa tanta fatica vedere diminuire il saldo in banca. Succede così che muoiono lasciando un’eredità a figli e nipoti ai quali spesso non hanno dato un corretto esempio e nemmeno una solida educazione finanziaria.
Gli eredi a loro volta potranno avere i seguenti atteggiamenti:
- sperperare tutto il patrimonio accumulato dai genitori,
- comportarsi nello stesso modo ed incrementare il saldo in banca senza godersi la vita,
- trattare il denaro con rispetto ma con il rimpianto di non aver visto i propri genitori togliersi qualche soddisfazione.
QUALE CIFRA DEVO ACCUMULARE?
Credo che l’accumulo compulsivo derivi innanzitutto dalla difficoltà a stabilire qual è la cifra corretta da accantonare.
Con un welfare sempre più risicato e la prospettiva di una pensione sempre più bassa, anziché considerare le coperture assicurative e la previdenza integrativa si preferisce accantonare denaro per un generico “non si sa mai”.
Ma se non avere sufficienti risparmi in caso di necessità può essere molto pericoloso, averne troppi e non utilizzarli per l’incapacità di capire cosa ci servirà è altrettanto dannoso perché alla fine della vita quel denaro sarà come non averlo mai avuto.
SPENDERE BENE E’ DIVERSO DA SPENDERE MENO
Ci sono persone che spendono il meno possibile, trattano sempre sul prezzo, cercano di risparmiare su tutto pur avendo una capacità di spesa elevata. Questo perché a volte è più facile contenere le spese sempre e comunque piuttosto che fare una selezione accurata.
Spendere bene significa avere un budget, ponderare gli acquisti in anticipo, sapere quello che ci serve veramente evitando gli acquisti d’impulso.
E per farlo ci vogliono consapevolezza e lucidità di azione, ma purtroppo pochi cittadini e poche imprese ce l’hanno.
GLI ECCESSI NON VANNO BENE NE’ IN UN SENSO NE’ NELL’ALTRO
L’altro giorno guardavo in TV il programma “Cambio moglie” dove due donne accettavano di scambiarsi la vita per una settimana ritrovandosi in un contesto completamente diverso dal proprio. Una delle due famiglie era spendacciona, ovvero pensava a godersi l’oggi senza farsi mancare comodità e divertimenti, mentre l’altra famiglia era parsimoniosa, ovvero attenta ad ogni acquisto per evitare qualsiasi spreco.
Chiaramente entrambi gli atteggiamenti erano palesemente scorretti: nel primo caso la famiglia si esponeva ad un grande rischio finanziario in caso di necessità, e nel secondo caso c’era l’impressione che il gruzzoletto accumulato non fosse ragionato e ponderato ma che fosse il frutto di una psicosi ossessiva compulsiva. Infatti la moglie cronometrava il marito sotto la doccia contando i minuti che impiegava per insaponarsi e sciacquarsi.
Per concludere avere una disponibilità finanziaria superiore alle proprie necessità ci mette in una posizione di vantaggio rispetto a chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese ma non per questo ci rende dei provetti gestore di bilanci familiari.
L’eccesso di denaro, se non è accompagnato da una maturità finanziaria e soprattutto psicologica, può portare a comportamenti irrazionali, con un eccesso di parsimonia o di sperpero.
Il caso di Genovese e i milioni di euro ottenuti tramite la vendita della sua azienda Facile.it ci hanno mostrato chiaramente che il troppo denaro ottenuto velocemente può fare perdere il senso della realtà e renderci succube delle nostre pulsione più profonde.
Forse ti può interessare anche: