Il progresso tecnologico ha aumentato le nostre possibilità in molti campi, ma non ci ha semplificato la vita.
L’aumento della complessità è il prezzo che dobbiamo pagare per poter fare più cose.
Ma ne vale la pena?
ANALOGICO VERSO TECNOLOGICO
Nel mondo analogico erano indispensabili competenze specifiche maturate dopo anni di studio e di esperienza. Creare una canzone richiedeva conoscenze approfondite di armonia, ritmo e la capacità di scrivere testi con una metrica adeguata. Anche pubblicare un libro trent’anni fa non era così semplice come oggi. I costi di stampa erano elevati e gli editori selezionavano con cura i testi da pubblicare. Lo stesso valeva per la fotografia, la musica e il cinema: ogni scatto rappresentava un costo concreto, e ogni fotografia era il frutto di tanti tentativi.
Oggi la tecnologia ci offre soluzioni rapide: chiunque può scattare una bella foto, creare una canzone, girare un video di qualità professionale o scrivere un libro, anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. I contenuti sono realizzati in tempi ridotti e distribuiti rapidamente su piattaforme globali come Spotify, YouTube o Amazon. Se vuoi apparire come scrittore, musicista, regista o esperto di marketing puoi riuscirci in pochi giorni.
Tuttavia avere successo non è così semplice come sembra. Servono comunque abilità di marketing, comunicazione e una visione strategica. Senza un progetto chiaro, le giuste competenze e una spiccata personalità il rischio è di perdersi nella massa.
In un futuro sempre più dipendente dalla tecnologia tutto quanto rischierà di diventare omogeneo, sintetico, perfetto ma estremamente ordinario e noioso. E riuscire a distinguersi non sarà affatto semplice, anzi, forse sarà ancora più complicato.
LA TECNOLOGIA CI IMPONE NUOVE INCOMBENZE
Con l’avanzare della tecnologia, siamo diventati segretari di noi stessi, costretti a gestire da soli molte incombenze quotidiane.
Dalla necessità di fare benzina in modalità self-service, al doverci orientare su internet tra password, codici e siti per risolvere questioni che un tempo avremmo delegato, fino a pagare la spesa da soli alle casse automatiche nei supermercati.
Queste nuove abitudini, pur rendendo più efficienti alcune attività, ci obbligano a svolgere una quantità crescente di compiti gestionali in autonomia, riducendo l’interazione umana ma aumentando la complessità delle nostre giornate.
L’AUTOMAZIONE E IL TEMPO
L’automazione spesso ci dà l’illusione di farci risparmiare tempo, perché molte attività sembrano diventare più veloci e immediate.
Per fare un bonifico una volta dovevamo recarci fisicamente nella filiale bancaria, ora possiamo farlo comodamente seduti sul divano di casa nostra con un semplice click.
Stessa cosa per quel che riguarda la prenotazione di un viaggio. Per organizzare una vacanza entravamo in un’agenzia e facevano tutto loro. Oggi lo organizziamo in autonomia ma siamo in balia di algoritmi e prezzi variabili. Ma stiamo veramente risparmiando soldi e tempo?
Se i tempi si sono accorciati per le singole attività complessivamente si sono allungati perché dobbiamo fare tutto da soli.
L’aumento delle opportunità ci porta a fare più cose, anche contemporaneamente, per poter riempire quel tempo liberato che nessuno ci ha mai insegnato a farci bastare.
E così anziché risparmiare tempo finisce che ne spendiamo di più.
QUALITA’ VERSO QUANTITA’
L’aumento delle opportunità spesso non si traduce in un aumento della qualità. Una volta, con pochi canali televisivi a disposizione, i programmi risultavano più originali e curati, progettati con attenzione per attirare il pubblico.
Oggi, pur avendo un’infinità di canali e piattaforme di streaming, spesso ci si ritrova a fare zapping per ore, passando da un’opzione all’altra senza trovare nulla di davvero appagante.
L’eccesso di scelta finisce per farci perdere tempo: passiamo più tempo a cercare qualcosa di valido che a goderci ciò che troviamo. Più opzioni abbiamo a disposizione, più diventa difficile e complicato prendere una decisione che soddisfi davvero le nostre aspettative, trasformando il piacere della visione in un’attività frustrante e dispersiva.
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CI SEMPLIFICHERA’ LA VITA?
Forse il tassello mancante nel nostro percorso verso l’automazione ci verrà dato dall’intelligenza artificiale.
Fino ad ora il passaggio è stato rapido, ma in molti casi non eravamo pronti: abbiamo continuato a gestire i processi tecnologici con metodologie analogiche, finendo per duplicare attività e archivi, sia cartacei che digitali.
L’adozione crescente dell’intelligenza artificiale da parte di aziende e cittadini potrebbe finalmente condurre a una vera automazione dei processi, eliminando le attività ripetitive ed evitando di scaricare le inefficienze digitali di aziende e pubblica amministrazione sulle spalle dei cittadini.
La vera sfida per il futuro sarà semplificare le nostre vite grazie all’intelligenza artificiale, anziché complicarle ulteriormente come abbiamo fatto sino ad ora.
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