Scroll Top

Cum Grano Salis

Riflessioni di una Contabile su temi Economici e Finanziari di MONICA VITALI

TI SPIEGO L’IVA IN MODO SEMPLICE

Ti spiego l'IVA in modo semplice

 

L’IVA la conosciamo tutti e sembra qualcosa di banale, ma ha degli aspetti che sono controintuitivi.

Molti non hanno compreso fino in fondo il meccanismo di funzionamento, quello per cui è il consumatore finale a pagare l’imposta anche se la versano le imprese.

Ti spiego in maniera semplice come funziona il sistema di detrazione dell’IVA, facendoti vedere come sarebbe l’economia se l’IVA non funzionasse in questo modo.

Sicuramente ti interessa capirlo come consumatore che acquista prodotti e servizi, ma ti interessa anche se sei un imprenditore o un libero professionista che patisce il versamento periodico dell’IVA allo Stato pur non gravando effettivamente su di te.

 

CHE COS’E’ IL “VALORE AGGIUNTO”

IVA significa Imposta sul Valore Aggiunto ed è un’imposta sui consumi.

Il “Valore aggiunto” è la crescita di valore di un bene o servizio ad ogni passaggio produttivo o ad ogni scambio commerciale.

Quando un litro di latte viene portato appena munto nei centri di raccolta dove viene sterilizzato e racchiuso in contenitori per essere venduto il valore del litro di latte aumenta. Chi lo sterilizza e lo confeziona aggiunge valore, chi lo vende nel supermercato aggiunge valore, chi lo consegna a casa al consumatore aggiunge altro valore. Il prezzo del litro di latte cresce ad ogni passaggio e di conseguenza cresce anche l’imposta su quel prodotto.

Stessa cosa vale per chi commercializza prodotti o vende servizi. Una maglietta acquistata in un negozio ha un valore più alto rispetto al prezzo di fabbrica perché il commerciante l’ha acquistata dal produttore per rivenderla nel suo negozio vicino a casa del consumatore.

L’IVA però diventa un’entrata fiscale per lo Stato solo quando il bene o servizio viene acquistato a titolo definitivo dal consumatore finale che è colui su cui grava l’imposta.

 

DI CHI SONO I SOLDI DELL’IVA?

I soldi dell’IVA sono dello Stato.

Per tutti i soggetti che intervengono nella produzione e nello scambio di beni e servizi, dal produttore ai vari intermediari, l’IVA è un tributo neutrale, nel senso che tramite il sistema di detrazione ognuno paga l’IVA al fornitore e la detrae dall’IVA che incassa dal cliente, versando la differenza allo Stato.

Vediamo in che modo.

 

UN ESEMPIO CONCRETO: IL COMMERCIATE DI ABITI

Un commerciante compra un vestito a 100 euro e paga l’IVA di 22 euro al produttore. Il produttore incassa l’IVA dal commerciante e la versa allo Stato. Lo Stato incassa così i suoi primi 22 euro

Il commerciante rivende l’abito nel suo negozio a 500 euro al consumatore finale e incassa 110 euro di IVA. Allo Stato versa la differenza fra i 110 euro che ha incassato e i 22 che ha pagato = 88 euro.

Quei soldi che versa alla Stato non sono mai stati suoi. Per il commerciante sono solo un giro finanziario, un credito e un debito.

Quando ha pagato i 22 euro al produttore sapeva che quei soldi li avrebbe recuperati. Li paga al fornitore ma poi li recupera.

Quando ha incassato i 110 euro dal cliente finale sapeva che quei soldi avrebbe dovuto darli allo Stato. Li incassa dal cliente ma poi li versa allo Stato.

Gli 88 euro finali che versa allo Stato sono l’IVA sull’incremento di valore che lui ha dato a quell’abito (400 euro).

Alla fine del ciclo lo Stato incassa 22 euro di IVA del produttore del vestito (che ha fatto la prima vendita) e 88 euro dal negoziante (che ha fatto la vendita al cliente finale). In totale lo Stato incassa 110 euro che è l’IVA sul costo finale dell’abito.

 

 

COME FUNZIONEREBBE il MERCATO SE L’IVA NON VENISSE VERSATA A OGNI PASSAGGIO?

Il commerciante comprerebbe il vestito a 100 euro.

Poi lo rivenderebbe nel suo negozio a 500 euro.

Il produttore e il commerciante non dovrebbero pagare né versare altro se non il prezzo del bene. Per loro sarebbe finita lì.

Il cliente finale invece dopo aver comprato il vestito dovrebbe andare in banca e versare allo Stato i 110 euro dell’IVA tramite il modello F24.

Chiaramente sarebbe ingestibile. I privati potrebbero accumulare i loro versamenti ma far cadere in capo al cittadino finale l’onere di versare l’imposta metterebbe le persone in grande difficoltà. L’evasione sarebbe ancora più alta di quella attuale, che è già la più alta in Europa.

E’ questo il motivo per cui lo Stato si avvale delle imprese e professionisti per incassare l’IVA dal cliente finale. Perché imprese e professionisti hanno già una contabilità e fanno già dei versamenti di altre tasse e imposte per cui tutto risulta più semplice e funzionale rispetto al versamento diretto da parte dei cittadini.

Ma chi paga effettivamente l’IVA è il consumatore finale.

 

UFFA MA QUANTO PAGO DI TASSE!

E’ una frase che i commercialisti si sentono spesso ripetere quando devono presentare ai propri clienti il modello F24 con cui versare l’IVA.

Sì, è vero, le tasse sono molto alte in Italia. Ma amico mio, amica mia, non te la puoi prendere con l’IVA che non è una tassa a tuo carico, casomai puoi imprecare contro IRPEF, IRES e IRAP, che paghi effettivamente tu.

Il prezzo di quel vestito, quando l’hai venduto, comprendeva i soldi che sapevi di dover versare allo Stato e che non sono mai stati i tuoi. E’ inutile che adesso ti lamenti perché devi versarli. Piuttosto, nel frattempo, li hai potuti usare per la tua attività se hai incassato subito il prezzo di vendita. Se invece patisci il fatto che devi versare l’IVA quando ancora non hai incassato il prezzo del tuo bene o servizio allora quello che ti serve è una buona pianificazione finanziaria che ti aiuti a gestire correttamente il tuo sistema di incassi e pagamenti (capitale circolante).

Eventualmente puoi leggere questo post dove ho parlato di come controllare l’equilibrio finanziario.

  

CON O SENZA FATTURA?

E’ una domanda che ci siamo sentiti fare tutti quanti almeno una volta nella vita e probabilmente almeno una volta nella vita sarà capitato a ciascuno di noi di dire “va bene senza fattura” per risparmiare l’importo dell’IVA.

Ma l’IVA è la principale fonte di entrate tributarie per lo Stato.

In Europa l’Italia è lo Stato con la maggiore evasione di IVA, ogni anno perde circa 30 miliardi di euro. Anche se la situazione migliora anno dopo anno grazie ai controlli e alla fatturazione elettronica l’importo evaso è ancora troppo alto.

Inutile dire che se non ci fosse un’evasione così alta la nostra economia sarebbe più solida e tutti potremmo stare meglio.

 

Ma è come giocare a carte coperte. Al di là delle sanzioni previste dalla legge se la maggior parte di noi toccasse con mano i benefici che avrebbe la società se non ci fosse l’evasione dell’IVA tutti quanti chiederemmo sempre la fattura.

A patto che il maggior gettito venisse utilizzato correttamente da chi ha in mano la gestione del Paese, ma questo è un altro discorso.

 

Forse ti può interessare anche:

IL BUDGET NELLE PICCOLE E MICRO IMPRESE

Seguimi anche su

Instagram – Tik Tok – Lindekin

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment.