Ha ancora senso avere un blog nell’era dei social? Con il tempo e le energie che scarseggiano dove ha più senso indirizzarle? Sul blog o sui social?
A dieci anni dall’apertura del mio blog ritengo che avere un blog abbia ancora più senso di prima e ti spiego perché.
10 ANNI FA
Dieci anni fa, durante le ferie di agosto, ho deciso di aprire un blog. L’obiettivo non era vendere o fare conoscere la mia attività bensì fare divulgazione su temi economico-finanziari.
Sono partita creandomi da sola un blog sulla piattaforma gratuita di Google, Blogger. Te la ricordi?
In dieci anni tante cose sono cambiate, i social erano appena nati e gli smartphone non erano ancora diffusi. La concorrenza era poca. In pratica era un’altra era geologica.
Ad oggi sembra anacronistico avere un blog ma non lo è affatto. L’importante è che il blog venga costantemente aggiornato e faccia parte di un progetto più ampio, qualunque esso sia.
L’EFFETTO SINERGICO CON GLI ALTRI STUMENTI
Per quel che mi riguarda il blog è il punto di partenza per le mie “Riflessioni da contabile” che poi sviluppo anche su altre piattaforme, come Instagram, TikTok e Linkedin.
Mentre quello che pubblico sui social è più legato a situazioni del momento, notizie economiche del giorno, o avvenimenti di attualità il blog è lo spazio per riflessioni più profonde e articolate.
I post più “caldi”, come quello sul debito pubblico italiano, l’inflazione, la paghetta ai figli o togliere la gestione del denaro dei genitori li aggiorno costantemente perché la società cambia e cambia anche il mio punto di vista su questi temi, che cerco di arricchire.
Se non avessi messo per iscritto le mie “Riflessioni da contabile” non avrei potuto parlarne alla radio o tramite un podcast. Soprattutto non avrei potuto chiarirli prima dentro di me.
Siamo costantemente bombardati da informazioni che provengono da tutti gli angoli. Se non ci si sofferma ad elaborarle attraverso la ricerca di fonti attendibili e attraverso la scrittura, cha aiuta a mettere in fila i pensieri, è difficile avere una propria opinione. E soprattutto è difficile trovare chiavi di lettura alternative al pensiero mainstream, come io cerco di fare.
IL BLOG E’ UNO SPAZIO PROPRIO
Il blog è uno spazio proprio che funge da collettore dei propri contenuti e di tutta la propria attività che si svolge, on line e off line.
La proprietà di uno spazio su Internet ha vantaggi e svantaggi.
IL VANTAGGIO innegabile è che si è meno soggetti alla volubilità dei social, che cambiano continuamente in base alle esigenze dei vari Zuckemberg o Musk. Abbiamo assistito negli ultimi anni all’evoluzione di Instagram che cerca costantemente di arginare la concorrenza spietata di TikTok, e abbiamo visto la difficoltà dei creator ad adattarsi a questi cambiamenti.
Su un proprio spazio personale si dettano le proprie regole, anche se si è soggetti agli umori dell’algoritmo di Google e ai suoi continui aggiornamenti.
LO SVANTAGGIO è che bisogna pagare un canone annuale e soprattutto bisogna pagare l’assistenza tecnica di un professionista. Avere un blog equivale ad avere un sito internet e che tu faccia divulgazione o che abbia una tua attività da promuovere sul sito la vita on line è diventata sempre più sofisticata ed è necessario avere l’assistenza di qualcuno che sappia dove mettere le mani in caso di necessità, aggiornamenti dei plugin, attacchi alla sicurezza, restyling, ecc..
L’epoca del “fai da te” mi sono resa conto che non è più possibile. E tutto ciò ha un costo che bisogna mettere a budget se si vuole portare avanti il blog nel tempo.
Per concludere penso che il blog sia ancora adatto sia per chi vuole fare divulgazione come me, sia per le aziende e i professionisti che vogliono attirare un pubblico in target da convertire in vendite dei propri prodotti e servizi. Rimane comunque un modo molto efficace per farsi conoscere, per esprimere vicinanza con il proprio pubblico e per veicolare i propri valori. Anche per chi non ne vuole fare una professione.
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