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Cum Grano Salis

Riflessioni di una Contabile su temi Economici e Finanziari di MONICA VITALI

IL CONTROLLO, LE LISTE E IL RISPETTO DELLE SCADENZE

 

Il controllo, le liste e il rispetto delle scadenze

 

Dalla mia personale esperienza il mondo si divide in due categorie di persone: quelli che rispetto ad una scadenza arrivano sempre all’ultimo, e quelli che pianificano la loro attività per tempo.

Chiameremo i primi ghepardi e i secondi formiche. Io senza dubbio appartengo alla seconda categoria.

 

Per potere dare il massimo i ghepardi hanno bisogno di sentire l’adrenalina addosso della scadenza imminente. A loro piace fare lo scatto finale, per dare il meglio di sè devono sentire il fiato sul collo dell’improrogabile, la scadenza rappresenta lo stimolo che li spinge ad agire.

 

Le formiche invece hanno bisogno di organizzarsi per tempo, di pianificare il proprio lavoro pezzettino per pezzettino per poter poi accedere, al momento del bisogno, al “capitale” di lavoro già eseguito accantonato in tempi più tranquilli. Anche nel lavoro più frenetico, la formica sa che c’è sempre un momento in cui la tensione si allenta, e lei prontamente ne approfitta per usufruirne in tempi meno tranquilli  o per pianificare attività più strategiche.

 

Il problema della formica è quando ha bisogno di dati o informazioni dal ghepardo per eseguire lavori non impellenti. Un’altra formica la capisce e non avrà problemi ad aiutarla, ma chi lavora principalmente per urgenze non concepisce che gli venga fatta una richiesta anzitempo, e probabilmente non la terrà minimamente in considerazione. In questi casi la formica potrà usare la sua “moral suasion” (se ha un autorevolezza che le da potere), oppure potrà avvalersi di un favore reciproco, altrimenti utizzerà “la goccia che batte sino a scavare la roccia”, da usare però con molta parsimonia per non infastidire troppo il ghepardo.

 

Spesso la formica, per pianificare il proprio lavoro, si avvale delle liste. Che siano scritte o solo mentali, ha bisogno di fare una scaletta delle proprie priorità. Ogni volta che riesce a depennare un punto dalla lista, ne ricava una grande soddisfazione.

 

Invece i ghepardi spesso lavorano a matrioska, cioè, come la bamboline tipiche della tradizione russa infilate l’una dentro l’altra, mentre stanno facendo un lavoro si interrompono per farne uno più urgente. Per carità, può capitare a tutti, ma i ghepardi hanno un particolare talento e predisposizione a lavorare in questo modo.

Qual è il metodo giusto per approcciarsi al lavoro? Da un certo punto di vista non esiste un metodo giusto in assoluto, in quanto dipende dal carattere, dalla abitudini, dal vissuto personale. Ma ci sono dei lavori che prediligono un approccio piuttosto che un altro. E’ evidente che se sei un creativo non puoi essere ingabbiato in scadenze rigide e schemi mentali. Ma se sei un contabile?

La contabilità, si sa, richiedere richiede una particolare predisposizione alla precisione e attenzione ai dettagli e per questo motivo attira i perfezionisti i quali, visti spesso come inflessibili e poco inclini al cambiamento, tendono ad essere ossessionati dal controllo.

 

Una giusta dose di accuratezza è necessaria per svolgere efficacemente e diligentemente la propria professione. La capacità di calcolare i tempi di lavoro senza arrivare sempre all’ultimo minuto è anche e soprattutto un segno di rispetto nei confronti delle persone con le quali si collabora e per le quali si lavora, ma senza dover essere maniaci della precisione e del controllo.

 

Poiché la perfezione non può essere raggiunta, lottare per essa può essere motivo di costante insoddisfazione.

 

 

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